LomèGalliano's Blog. Appunti Politici. Elezioni Comunali Arzano 2010

Che incubo.

29 marzo 2010
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Che delusione il popolo italiano.

Che delusione la sinistra italiana.

Ha vinto la destra. In Campania e anche nel resto d’Italia.

La sinistra deve fare un profondo esame interno. Altrimenti lascerà che questo paese vada alla deriva.

E anche noi non dobbiamo lasciare che la distrazione prevalga sull’attenzione. Questa destra deve avere vita breve.


Affluenza alle urne.

29 marzo 2010
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L’ansia la fa da padrona.

Una crisi del voto. Affluenza molto inferiore rispetto alle elezioni del 2005.

Ma nel comune di Arzano per fortuna lo scarto tra la percentuale di votanti del 2005 e quella di  oggi è nel complesso minore di quello verificatosi in altri comuni.

Infatti il 76,38% dei votanti si è recato alle urne, contro l’82,03% della scorsa tornata elettorale.

Probabilmente anche merito della diffusione capillare dei controlli di polizia che hanno garantito una maggiore trasparenza del voto e sicurezza delle operazioni.

Nelle restanti province campane l’affluenza risulta essere in drastico calo rispetto a quanto avvenuto nel 2005. Purtroppo.


La crisi del voto.

29 marzo 2010
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I sondaggi di ieri e quelli di questa mattina non sono lusinghieri per il mondo politico.

L’astensionismo vince. Purtroppo.

Vince la sfiducia dei cittadini nei confronti del mondo politichese. Il che si traduce in una sconfitta per la Politica, quella vera.

Che cosa significa Politica? Sono sicura che lo sapete tutti ma forse ricordarlo non è un  male.

Politica deriva dal greco polis. Significa città. Esattamente politico deriva da politike, arte di governare la città. Nell’antica Grecia era presente un’armonia tra il singolo cittadino e la città come tra gli esseri viventi in natura. E quindi il cittadino greco della polis si sentiva organicamente inserito nella sua comunità, si realizzava pienamente partecipando alla vita collettiva e collaborava alla costruzione del bene comune. Questo è il vero e più alto significato del termine politica.

E oggi, sia a livello locale che nazionale, c’è una tale corruzione che questo termine ha perso il suo valore positivo ed è diventato sinonimo di utilizzo del potere a fini esclusivamente personali. Quindi quelli che sono presenti oggi sulla scena politica non possono essere definiti politici ma politicanti. E io percepisco un profondo senso di frustrazione perché la gente non si sente ascoltata dalle istituzioni.

I cittadini italiani dovrebbero ricordarsi che ancora oggi hanno la possibilità di decidere.

Soltanto noi abbiamo la possibilità di scegliere di cambiare questa frustrazione in un’armonia tra cittadini ed istituzioni. In questo momento abbiamo il potere di ridare al termine politica il suo significato più autentico.

Noi insieme stiamo scrivendo la storia. Tutto quello che vi sto dicendo, quello che scrivo nel mio blog, quello che facciamo qui insieme resterà fissato. È storia. E noi ora abbiamo il potere di cambiare il corso di questa storia: abbiamo due alternative. Lasciare che le cose vadano così perché così sono sempre state. O decidere di cambiare. Cambiare la storia. Accettare il nuovo invece di criticarlo.

Noi siamo in grado di farlo perché abbiamo una coscienza critica.

Dobbiamo solo risvegliarla.


Voto, non voto… ancora?

28 marzo 2010
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Come sempre Umberto mi da l’opportunità di fare diverse riflessioni. Questa volta ancora sull’esercizio del diritto di voto.

Non recarsi alle urne non equivale ad esercitare il diritto di non andare  a votare. Equivale ad un atto di rinuncia ad un proprio diritto.

Faccio un esempio: se io sono il proprietario di una cosa una qualsiasi cosa, posso esercitare il mio diritto su di essa anche distruggendola. Posso farlo purché non danneggi gli altri.

Se vado a votare e annullo la scheda o voto scheda bianca esprimo comunque la mia voce facendo sentire la mia protesta.

Se non vado a votare delego ad altri il potere di scegliere anche per me. Non esercito il mio diritto. Sto solo restando indifferente a quelle che ritengo essere le sciagure del mondo politico attuale.

Se siamo arrivati a questo punto non è per fatalità. Ma per l’indifferenza di tutti coloro che hanno deciso di abdicare i propri diritti, che hanno smesso di interessarsi alle vicende pubbliche del nostro paese.

Noi non possiamo consentire che il mondo politico attuale, di qualsiasi colore sia, ci abitui al non esercizio dei nostri diritti.

Quindi scegliamo di esercitarli.

Andiamo tutti a votare.


Regionali: quota rosa.

27 marzo 2010
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Ho notato che c’è molta confusione sulla quota rosa, prevista dalla legge regionale campana.

Vediamo se riusciamo a chiarire questi dubbi.

È prevista la possibilità di votare due candidati, un uomo e una donna, SOLO se appartenenti alla stessa lista.

Non si possono votare un uomo e una donna appartenenti a due liste diverse, in tal caso il voto sarebbe annullato, poiché non è possibile esprimere due preferenze diverse.

Il doppio voto ad ogni modo non è obbligatorio. È valido il voto espresso correttamente per il solo candidato uomo. Quindi se non avete alcuna donna da votare potete esprimere la vostra preferenza per il candidato uomo di vostra scelta senza timore che il vostro voto sia annullato.

Così come è perfettamente valido il voto espresso per la sola candidata donna.


Leggere, leggere, leggere.

26 marzo 2010
2 commenti

i libri sono lo specchio di ciò che abbiamo dentro.

Oggi è il primo esperimento nazionale della giornata ufficiosa del libro.

L’iniziativa, promossa su fb da Alberto Schiariti, è stata l’input per promuovere la lettura anche durante la mia campagna elettorale.

Proprio in questo momento infatti è necessario che la gente apra la propria mente e scelga oculatamente. E la lettura è strettamente correlata all’apertura mentale.

La lettura è una delle basi della cultura e la cultura è strettamente connessa alla legalità.

Quindi ho proposto la lettura di 3 libri, da cui ho preso in prestito i personaggi e le storie per arrivare fino a voi. Voglio suggerirvi queste letture perché mi rispecchio per molti versi nei loro protagonisti per temperamento, tratti caratteriali, approccio alla vita e alla risoluzione dei problemi, valori e fede.

Niente di vero tranne gli occhi, Intelligenza emotiva, La passione di Artemisia sono tra i libri che hanno contribuito alla mia formazione.

Ho quindi pensato di raccogliere tutto nell’opuscolo che potete vedere anche qui sopra.

Con un’attenzione per l’ambiente. Infatti parte dell’opuscolo può essere riciclata e usata come segnalibro.

Buona lettura a tutti.


Esperienza e politica.

25 marzo 2010
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Nei giorni scorsi ho sentito parlare di esperienza o inesperienza politica e di come questi giovani candidati siano solo fantocci. E se non vengono definiti fantocci sono stati “accusati” di togliere voti ai giovani esperti di politica e di disperdere voti.

Poiché sono una giovane candidata anch’io la cosa mi tocca di persona.

Io mi sono stancata di sentire queste sciocchezze. Faccio un esempio. Quanti hanno un figlio, un nipote molto giovane che ha fatto diversi colloqui di lavoro e che si è sentito dire: sei troppo giovane, non hai esperienza. Visto che è giovane e senza esperienza non avrà mai un lavoro se nessuno è disposto a fargliela costruire questa esperienza. Ci troviamo di fronte ad un cane che si morde la coda. E prima non sarà più giovane e sarà anche senza esperienza, completamente al di fuori del mercato del lavoro. Vogliamo fare lo stesso errore?

Ma poi me lo spiegate di che esperienza stiamo parlando? Quelle che portiamo con noi in ogni cosa che facciamo sono  le esperienze di vita, le più importanti a mio avviso. E se devo parlare di me personalmente, quelle non mi mancano. Io credo che poche persone incarnino come me lo spirito dell’Europa unita. Ho vissuto in diversi paesi, sia europei che mediorientali. E guardate che non ci sono stata da turista, ci ho vissuto, studiato e lavorato. Mi sono dovuta relazionare con persone diverse, di cultura diversa, mi sono integrata in contesti sociali anche molto distanti dai nostri. Ho amici sparsi in tutto il mondo dalla penisola iberica all’Iran. E per raggiungere questi obiettivi ci vogliono determinazione, cultura, empatia, e anche una buona dose di diplomazia. Conosco 6 lingue oltre l’italiano, tra cui una difficile come il tedesco, e due difficilissime, come l’arabo e il turco. Scusate se è poco.

Anche le esperienze degli altri sono rispettabilissime, certo. Ma non venissero a criticare le mie.

Noi impariamo a fare le cose soltanto facendole.

Noi giovani abbiamo deciso di impegnarci in prima persona, abbiamo deciso di agire. Il che significa che vogliamo intervenire nelle decisioni che riguardano il nostro futuro. Chi può occuparsene meglio noi?

Ora però tocca ai cittadini risvegliare la propria coscienza critica. Capire che il loro voto sostanzia l’esercizio di un diritto. E votare secondo coscienza e non secondo logiche clientelari.


Voto, non voto…

24 marzo 2010
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Insomma basta con questa storia del voto, non voto.
Non stiamo parlando dei petali di una margherita. Stiamo parlando di un nostro diritto.
 
Chiunque non voti rinuncia ad un proprio diritto, si nasconde dietro il paravento della sfiducia e non è migliore di coloro che sono oggetto delle sue critiche.
 
Inoltre vorrei ricordare che se i nostri nonni, bisnonni e trisavoli l’avessero pensata così oggi non avremmo la libertà di scegliere se votare o meno. Perchè non avremmo questo diritto.
 
Ogni volta che si decide di non votare si decide di tradire la loro memoria e i loro sacrifici per garantire a noi maggiori diritti di quanti non ne avessero avuti loro.
 
Facciamo appello alla nostra coscienza critica.
 
Non votare non si traduce in una scelta ma in un atto di codardia.

Legalità. Rinnovamento. Elezioni.

24 marzo 2010
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Ieri sera si è verificato un episodio gravissimo.

Uno dei candidati al consiglio comunale di Arzano non ha rispettato la normativa lasciando in bella mostra un suo manifesto elettorale nei giorni che precedono immediatamente il voto alle urne. Già il mancato rispetto delle leggi è di per sé una violazione grave da parte di chi voglia occupare un posto che invece il rispetto di quelle stesse leggi dovrebbe garantirlo.

La cosa ancora più grave, a mio avviso, è che questa persona abbia addirittura alzato le mani sui rappresentanti della polizia municipale pur di affermare il suo NON-DIRITTO.

Io mi chiedo: sono queste le persone che i cittadini di Arzano vogliono al governo della propria città? Sono questi i presupposti giusti per cambiare le cose? Sono queste le basi per il rinnovamento di cui tanto si parla?

A me non sembra ma tutti posso fare liberamente le proprie valutazioni.

Qualcuno ha sottolineato che si sia già raggiunto un buon risultato per il fatto che i toni della campagna elettorale siano stati moderati e non di attacco reciproco come è successo in passato. Siamo sicuri? O forse è solo che da molte parti ci sono troppi scheletri negli armadi, e non conviene farli venir fuori?

Di noi si può dire, forse, che non abbiamo esperienza politica. E null’altro. Ma delle altre forze schierate in campo? Possiamo dire altrettanto?

Riflettete gente. Riflettete.


22 marzo. Giornata mondiale dell’acqua.

22 marzo 2010
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Oggi è un giorno importante. L’acqua è  un bene prezioso. È un bene di tutti.

Se solo pensiamo che il nostro organismo è composto in maggioranza da acqua e che questa è necessaria per ogni funzione fisiologica ci rendiamo conto di quanto essa sia indispensabile.

Ma il problema dell’approvvigionamento dell’acqua esiste e noi non possiamo ignorarlo.

In Africa ci sono molti territori, come quello etiope, ricchi di acqua anche se l’accesso ad essa è praticamente impossibile, poiché le risorse idriche sono private.

Molti artisti si sono attivati per sensibilizzare l’opinione pubblica  in merito al problema acqua, fra tanti la cantante italo-etiope Saba, il cui album Biyo, è uscito oggi.

Biyo in etiope significa non solo acqua ma anche Dio, e ciò sta a sottolineare come per questa popolazione, e non solo, acqua significhi vita. Letteralmente.

Con le istanze di privatizzazione, dettate da esigenze diverse dal bene comune, rischiamo di rendere difficile l’accesso all’acqua anche nei paesi industrializzati.

Il pericolo è notevole, soprattutto nell’area del mediterraneo, dove si trovano le aree più a rischio siccità e desertificazione.

Vorrei ricordare a tutti coloro che leggeranno questa riflessione che Legambiente ad Arzano raccoglie le firme per l’abrogazione dell’art. 34 dello Statuto cittadino, affinché si possa evitare la privatizzazione del bene più prezioso che abbiamo.

È necessario che tutti diano il proprio contributo e che tutti facciano sentire la propria voce.


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About author

Lomè Galliano... questa misteriosa. Ebbene non sono poi così sconosciuta on line. Faccio parte di professional networks, come Xing e LinkedIn; ho collaborato al lancio della piattaforma "Città di Partenope", il comune virtuoso che si propone il rilancio e la riqualificazione attiva dell'immagine dei napoletani, anche attraverso la promulgazione di un codice etico e la promozione della legalità nelle scuole. Nella vita reale sono una giurista-linguista. Durante i miei studi ho vinto una borsa di studio per studiare in Germania, all'università di Köln. Dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza, per la precisione in Diritto Internazionale, presso la prestigiosa Università Federico II, mi sono trasferita nuovamente in Germania, questa volta a Berlino, dove ho lavorato presso uno dei più importanti studi legali tedeschi, Redeker. In seguito ho vissuto per un po' in Inghilterra e ho lavorato in Egitto, dove ho fatto esperienze nel campo del marketing. Dopo essere tornata a Napoli per qualche mese, dove ho continuato a lavorare presso uno studio legale e la mia attività di traduttrice freelance. Nel 2009 ho vinto una borsa di studio per la frequenza del Master di II livello in "Internazionalizzazione del sistema produttivo nell'area del Mediterraneo" presso l'Università per Stranieri di Perugia. Ho lavorato poi in Turchia, presso la Camera di Commercio Italiana di Izmir, dove mi sono dedicata allo sviluppo delle relazioni tra le imprese italiane e turche. Parlo fluentemente tedesco, inglese, francese e secondo le mie amiche spagnole pure lo spagnolo. Conosco la lingua araba e quella turca, che mi propongo di approfondire. Come mi definirei? Determinata, piena di energia e probabilmente sognatrice. Ma va bene così.

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